Secondo le ultime rilevazioni effettuate da Okkio alla Salute, il sistema di sorveglianza nazionale promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM e coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (CNAPPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con tutte le Regioni e il Ministero dell’Istruzione, l’Italia è tra i Paesi europei con i valori più elevati di eccesso ponderale nella popolazione in età scolare.
La condizione dei bambini italiani in termini di sovrappeso e obesità, fotografata dal sistema di sorveglianza summenzionato, è davvero preoccupante, perché si traduce in patologie e disturbi metabolici anche gravi, come il diabete infantile.
Alla base di questa situazione generale ci sono le cattive abitudini alimentari, l’elevato tasso di sedentarietà, la scarsa propensione all’attività fisica, ma anche la percezione delle madri, tutti aspetti sui quali è però possibile intervenire a scopo preventivo.
Vediamo insieme qual è, quindi, lo scenario attuale e come prevenire l’obesità infantile.
I dati sull’obesità infantile di Okkio alla Salute
Di cosa parliamo in questo articolo
Il rapporto del 2019 elaborato dal sistema di sorveglianza Okkio alla Salute ci fornisce una fotografia molto accurata dello scenario attuale dell’eccesso ponderale tra i bambini.
- I bambini in sovrappeso in Italia sono il 20,4%, mentre quelli obesi il 9,4%;
- i maschi hanno valori di obesità leggermente superiori alle femmine (maschi obesi 9,9% vs femmine obese 8,8%);
- le Regioni del Sud registrano valori più elevati di eccesso ponderale in entrambi i generi;
- la prevalenza di bambini obesi è superiore nelle famiglie che vivono in una condizione socioeconomica più svantaggiata;
- la percentuale di bambini con eccesso ponderale è più elevata tra quelli che sono stati allattati al seno per meno di 1 mese o mai.
Il trend nel periodo di analisi 2008-2019 vede, comunque, un lieve miglioramento. Come evidenziato da questo grafico, infatti, si è passati da una percentuale di bambini sovrappeso e obesi pari rispettivamente al 23,2% e al 12% nel 2008 al 20,4% e al 9,4 del 2019, con un calo di circa 3 punti percentuali.
Eccesso ponderale infantile in Italia: le differenze territoriali
Abbiamo accennato al fatto che le percentuali più elevate di bambini in età scolare in sovrappeso e/o obesi sono più elevate nelle Regioni del Sud.
Ecco i dati raccolti da Okkio alla Salute in merito proprio alle differenze territoriali.
Le cattive abitudini alimentari e lo stile di vita
La situazione preoccupante di eccesso ponderale e di obesità infantile del nostro Paese è frutto, come già accennato, di un mix di abitudini alimentari e stili di vita malsani.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, lo scenario è il seguente.
- l’8,7% dei bambini italiani non consuma la prima colazione, mentre il 35,6% lo fa in maniera inadeguata;
- il 55,2% dei bambini fa una merenda abbondante a metà mattina;
- il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini, secondo quanto dichiarato dai genitori, è pari al 24,3%;
- diminuisce, invece, l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate (25,4%);
- i legumi sono consumati dal 38,4% dei bambini meno di una volta a settimana;
- il 48,3% e il 9,4% consuma rispettivamente snack dolci e salati più di 3 giorni a settimana.
Anche questi dati rispecchiano una differenza territoriale tra Regioni del Nord e quelle del Centro Sud.
Per quanto concerne, invece, lo stile di vita malsano:
- il 20,3% dei bambini nel 2019 non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine;
- il 43,5% ha ancora la TV nella propria camera da letto;
- il 44,5% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/Tablet/Cellulare;
- il 14,4% dei bambini, secondo quanto riportato dai genitori, dorme meno di 9 ore per notte.
La percezione delle madri
Il sistema di sorveglianza ha analizzato anche un altro dato interessante, ovvero la percezione che le madri hanno dei propri figli, evidenziando che:
- il 40,3% dei bambini in sovrappeso o obesi è percepito dalla madre come sotto-normopeso;
- il 59,1% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga attività fisica adeguata;
- tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 69,9% pensa che la quantità di cibo assunta dal proprio figlio non sia eccessiva.
Prevenzione dell’obesità infantile
Abbiamo visto che la condizione di sovrappeso e obesità infantile è direttamente collegata a cattive abitudini alimentari e di vita, questo vuol dire che si tratta di un problema reversibile, attraverso una corretta prevenzione.
Il primo step è senza dubbio la promozione di una alimentazione sana ed equilibrata. In questo opuscolo del Ministero della Salute denominato Alimentazione 11 e lode viene fornito un rapido elenco di consigli da seguire rivolti ai genitori, che riportiamo di seguito:
- osservare un’alimentazione varia ed equilibrata sia sul piano qualitativo che quantitativo;
- non saltare la prima colazione, la quale fornisce una buona energia per affrontare gli impegni della giornata;
- consumare giornalmente 4-5 porzioni di frutta e verdura, preferibilmente di stagione;
- bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, anche senza aspettare di avere sete;
- cucinare con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori;
- fare attenzione alle modalità di preparazione degli alimenti, senza eccedere nei condimenti;
- limitare il consumo del sale, preferendo quello iodato;
- non consumare troppi dolci e bevande zuccherate, e aumentare in casa la scelta di frutta e verdura limitando la disponibilità di alimenti e snack troppo calorici;
- limitare il consumo di bevande alcoliche, evitandolo in gravidanza;
- coinvolgere il bambino nella preparazione dei diversi alimenti, giocando con i colori e le differenti consistenze;
- leggere l’etichetta prima di acquistare un alimento per conoscere cosa contiene, e per essere informato, tra l’altro, sul contenuto di energia e di nutrienti.
In merito, invece, allo stile di vita e al contrasto della sedentarietà, si raccomanda di:
- non superare 2 ore di TV/videogiochi al giorno;
- evitare di mettere la TV in camera;
- spegnere la TV quando il bambino mangia o è impegnato in altra attività;
- promuovere attività di movimento a casa e fuori casa, in famiglia e nel quartiere;
- promuovere lo svolgimento di un’attività motoria organizzata gradita, a partire dai 4-5 anni, in base alle attitudini del bambino e alla situazione clinica e ponderale, con una frequenza di 2-3 volte/settimana della durata di 50-60 minuti.
Il controllo del peso nei bambini va effettuato sempre dal pediatra di famiglia, che saprà indicare le modalità e le attività più corrette in base alla loro età e alle condizioni generali di salute.
Ricordiamo, infine, che i Piani Sanitari del fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanimoda prevedono diverse prestazioni dedicate proprio alla prevenzione dell’obesità infantile e della sindrome metabolica in bambini e ragazzi.
Per maggiori informazioni, invitiamo a consultare il nostro sito web sanimoda.obdem.eu.