Tra le novità introdotte per il biennio 2023-24, nell’Area Prevenzione dei Piani Sanitari offerti agli associati al Fondo Sanimoda troviamo, all’interno del pacchetto “Prevenzione Vista”, la tonometria.
Si tratta di un esame molto importante nella valutazione della salute oculare, che misura nello specifico la pressione dell’occhio. In caso di valori alterati e più alti della norma, può indicare una condizione patologica anche grave, come ad esempio il glaucoma.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è e come funziona la tonometria, quando è utile eseguirla e perché.
Cos’è la tonometria
Di cosa parliamo in questo articolo
La tonometria è una procedura medica utilizzata per misurare la pressione intraoculare, ovvero la pressione all’interno dell’occhio, un dato molto importante da acquisire nella diagnosi e nel trattamento di diverse patologie, in particolare il glaucoma, una malattia oculare che può causare danni irreversibili al nervo ottico e alla vista, fino a provocare la cecità.
Il termine tonometria deriva dall’espressione “tono oculare”, utilizzata per indicare, appunto, la pressione all’interno dell’occhio, che viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg).
Come si esegue la tonometria
La tonometria è un esame, non invasivo, che può essere eseguito dall’oculista tramite l’impiego di uno strumento denominato tonometro, disponibile in tre tipologie:
- tonometro a contatto, anche noto come tonometro ad applanazione di Goldmann;
- tonometro a rimbalzo;
- tonometro a soffio.
Vediamo come si esegue una tonometria in base al tipo di tonografo impiegato.
1. Tonometria a contatto
La tonometria a contatto viene eseguita tramite l’impiego del tonometro ad applanazione, che si presenta come una piccola asta con una punta piatta.
La procedura è la seguente.
- Il medico applica una goccia di collirio anestetico nell’occhio per ridurre il disagio durante il test e un colorante giallo chiamato fluoresceina.
- Il medico appoggia delicatamente la punta piatta del tonometro sulla cornea dell’occhio.
- Il tonometro ad applanazione esercita una pressione leggera sulla superficie dell’occhio per pochi secondi. Durante questo processo, registra la quantità di pressione necessaria per appiattire leggermente la cornea.
- Dopo la misurazione, il medico rimuove il tonometro dalla cornea dell’occhio.
- Se necessario, il medico può eseguire la misurazione su entrambi gli occhi.
Questo test è indolore, e generalmente dura solo pochi secondi per essere eseguito. L’uso del collirio anestetico, però, può alterare la vista per le ore successive all’esame, per questo motivo si raccomanda la presenza di un accompagnatore.
2. Tonometria a rimbalzo
Questa modalità di esecuzione prevede l’impiego di un tonometro a rimbalzo, caratterizzato da una sonda molto leggera che entra brevemente in contatto con la cornea ed emette un impulso di aria sulla superficie dell’occhio.
La forza dell’impulso di aria viene quindi misurata quando rimbalza sulla superficie dell’occhio e viene utilizzata per calcolare la pressione intraoculare dell’occhio.
Nello specifico, vengono analizzati i parametri di movimento della sonda, che di solito ha una forma tondeggiante all’estremità. Il rallentamento della sonda che si verifica al contatto con la cornea è correlato con la pressione intraoculare.
Quindi, più alta è la pressione interna dell’occhio, più grande sarà il rallentamento della sonda.
La procedura è indolore e dura solo pochi secondi, ma è ritenuta meno precisa rispetto a quella ad applanazione. Ciò nonostante, è spesso utilizzata in fase di screening iniziale perché crea meno disagio nel paziente.
3. Tonometria a soffio
A differenza della tonometria ad applanazione, quella a soffio non prevede un contatto diretto con l’occhio, ma utilizza un getto d’aria per misurare la pressione sulla cornea del paziente in base alla velocità di reazione dell’occhio alla raffica d’aria.
In genere si effettua più di una misurazione, al fine di ottenere un dato più preciso. Meno accurata della tonometria a contatto, questa modalità di esecuzione risulta comunque molto più comoda, proprio perché non richiede alcuna anestesia, e si evita del tutto il rischio di infezione.
Per questo motivo è l’esame di elezione per lo screening di massa della pressione intraoculare.
Perché eseguire una tonometria?
Come accennato, la tonometria è un esame fondamentale per la diagnosi di una delle più gravi patologie oculari, ovvero il glaucoma, ma può essere eseguita anche come parte di una visita di routine per individuare eventuali problemi oculari che possono richiedere un trattamento.
Oltre al glaucoma, la pressione intraoculare elevata può essere un segnale di altre condizioni oculari come l’uveite o il distacco della retina.
Il medico potrebbe ritenere utile la misurazione della pressione in presenza di alcuni fattori di rischio o di sintomi specifici, come:
- storia familiare di glaucoma;
- miopia o presbiopia;
- altre condizioni oculari croniche;
- diabete;
- pressione alta;
- problemi cardiocircolatori;
- assunzione di farmaci corticosteroidi per periodi di tempo prolungati;
- graduale perdita della visione periferica;
- visione a tunnel;
- forte dolore agli occhi;
- visione offuscata;
- aloni attorno alle luci;
- arrossamento dell’occhio.
Sarà l’oculista a stabilire se e quando sottoporsi ad una tonometria.