I fondi sanitari integrativi sono entrati nell’ordinamento giuridico del nostro Paese con l’approvazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, il cui articolo 9 recita come segue:
“Possono essere istituiti fondi integrativi sanitari finalizzati a fornire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle assicurate dal Servizio Sanitario Nazionale.”
Da queste poche parole si intuisce già la caratteristica principale di un fondo sanitario integrativo, ovvero il suo operare offrendo prestazioni socio-sanitarie aggiuntive a quelle garantite dal Servizio Sanitario Nazionale, affiancandolo.
In realtà, come vedremo più avanti nel corso dell’articolo, i fondi sanitari offrono anche prestazioni aggiuntive e sostitutive rispetto al SSN, garantendo ai cittadini e ai lavoratori una copertura sanitaria molto ampia.
Secondo il recente rapporto “Le attività dell’Anagrafe fondi sanitari e i dati del Sistema Informativo Anagrafe Fondi (SIAF)”, in Italia sono attualmente iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari 318 Fondi.
Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di capire cos’è e come funziona un fondo sanitario integrativo.
Cos’è un fondo sanitario integrativo
Di cosa parliamo in questo articolo
“Il fondo sanitario è lo strumento di welfare integrativo nato per garantire ai cittadini un’adeguata e tempestiva copertura sanitaria, soprattutto durante gli anni dell’età lavorativa.” (Fonte MEFOP, società per lo sviluppo dei Fondi Pensione).
Esistono 3 tipologie di fondi sanitari integrativi:
- Fondi Sanitari Negoziali, o Contrattuali, ai quali possono accedere solo i lavoratori interessati dallo specifico CCNL o accordo collettivo. Rientra in questa categoria Sanimoda, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’industria della Moda;
- Fondi Sanitari Aperti, o polizze collettive, ai quali è possibile accedere liberamente sia come singolo cittadino che in forma collettiva;
- Casse e Società di Mutuo Soccorso, che possono prevedere adesioni collettive o individuali.
Come sancito dall’articolo 9 summenzionato, un fondo sanitario integrativo può essere autogestito o può essere affidato in gestione mediante convenzione con società di mutuo soccorso o con impresa assicurativa autorizzata.
Ad esempio, Sanimoda affida a UniSalute la presa in carico delle prestazioni.
Cosa fa un fondo sanitario integrativo
Abbiamo già accennato il fatto che un fondo sanitario integrativo può agire offrendo servizi e prestazioni sanitarie in un regime non concorrenziale con il Servizio Sanitario Nazionale.
Più nel dettaglio, i fondi agiscono in 3 modi:
- offrendo prestazioni integrative o aggiuntive rispetto a quelle comprese nei LEA (acronimo di Livelli Essenziali di assistenza, ovvero le prestazioni garantite dal SSN). Si parla, in questo caso, di prestazioni Extra LEA;
- offrendo prestazioni integrative e complementari rispetto a quelle comprese nei LEA;
- offrendo prestazioni sostitutive o duplicative rispetto a quelle comprese nei LEA.
Insomma, un fondo sanitario opera integrando il SSN, offrendo agli iscritti un ventaglio piuttosto ampio di prestazioni, indicate in quello che viene chiamato il Piano Sanitario.
Queste prestazioni possono essere erogate in modo diretto, presso strutture convenzionate con il Fondo/Compagnia assicurativa, oppure in modo indiretto, tramite il rimborso delle spese sostenute.
Per consultare i Piani sanitari di Sanimoda ti invitiamo a cliccare qui.
Come funzionano i fondi sanitari integrativi
Il funzionamento di un fondo sanitario integrativo è, di base, molto semplice:
- si aderisce;
- si versa un contributo;
- si usufruisce dei servizi offerti di cui si ha bisogno nelle modalità stabilite dal Piano sanitario.
Le modalità di adesione e contribuzione possono variare sensibilmente a seconda del tipo di fondo di assistenza sanitaria integrativa al quale si aderisce.
Infatti, mentre per i fondi aperti l’adesione è libera e volontaria – quindi il singolo cittadino (o un collettivo) valuta le varie soluzioni disponibili e sceglie a quale iscriversi – per i fondi negoziali le cose sono un po’ diverse.
Come già spiegato, un fondo negoziale è legato al CCNL di appartenenza, questo vuol dire che solo il lavoratore assunto con un determinato contratto nazionale può aderire al fondo di riferimento.
Nel caso dei lavoratori dell’industria della moda, il fondo di riferimento è Sanimoda.
Il fondo negoziale è parte integrante del welfare contrattuale, e rappresenta un diritto del lavoratore e che deve essergli garantito per legge. È l’azienda che, dopo essersi censita, iscrive i dipendenti al Fondo. Il contributo da erogare varia di fondo in fondo e, nel caso di Sanimoda, la contribuzione è a carico dell’azienda.
Come sapere se si è iscritti a un fondo sanitario integrativo?
Nel caso dei fondi aperti, il singolo cittadino è ben consapevole di avervi aderito e sa benissimo a quanto ammonta il contributo mensile da destinarvi e quali prestazioni gli vengono offerte, ma per i fondi negoziali non è sempre tutto così chiaro.
Infatti, capita molto spesso che i lavoratori abbiano il diritto di usufruire del Piano Sanitario del fondo previsto dal proprio CCNL senza saperlo.
Per questo motivo, invitiamo tutti a verificare l’eventuale adesione a un fondo negoziale in una delle seguenti modalità:
- chiedendo al proprio datore di lavoro;
- rivolgendosi a un CAF;
- controllando la propria busta paga, sulla quale deve essere riportata l’entità del contributo versato al fondo di riferimento;
- controllando il proprio CCNL.
È importantissimo controllare questo aspetto, perché si potrebbe aver diritto a una serie di prestazioni socio-sanitarie e non sfruttarle.
Cos’è il Fondo Sanitario Integrativo Sanimoda
Sanimoda è il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’industria della Moda, nato con l’accordo (sottoscritto in data 28 luglio 2017) tra le organizzazioni di categoria delle imprese e dei lavoratori.
Ha natura paritetica, questo vuol dire che è composto in parti uguali da rappresentanti dei lavoratori e delle aziende, ed è senza scopo di lucro.
L’obiettivo del Fondo è supportare i bisogni e le necessità dei lavoratori, fornendo prestazioni di assistenza sanitaria integrative a quelle del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
L’iscrizione dei lavoratori a Sanimoda è obbligatoria e automatica, pagata con un contributo trimestrale a carico dell’azienda.
Possono aderire al Fondo le aziende che applicano i seguenti CCNL:
- Tessile abbigliamento industria;
- Occhialeria;
- Penne;
- Spazzole, pennelli, scope;
- Pelle-cuoio e Ombrelli-ombrelloni;
- Giocattoli;
- Calzature;
- Concia.
Per maggior informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale qui.