In questo periodo delicato, la contribuzione regolare da parte delle aziende è ancora più importante: garantisce agli iscritti la attivazione della copertura assicurativa. Sanimoda non può derogare a questo principio, che è alla base del meccanismo assicurativo: una mancata o ritardata contribuzione comporta la perdita o la sospensione della copertura, negando ai lavoratori l’accesso alle prestazioni.
Come auspicato dalle fonti istitutive nell’accordo del 10 aprile e come riportato nella Circolare di Confindustria Moda del giorno successivo, Sanimoda sta verificando con i Gestori Assicurativi eventuali condizioni di maggiore tolleranza. Al momento il mancato rispetto della scadenza del 20/04 comporterà la sospensione dei dipendenti, salvo rimetterli in copertura con decorrenza 1° aprile qualora la contribuzione fosse perfezionata entro il 30/06/2020.
Fatto salvo il caso di aspettativa non retribuita, la contribuzione a Sanimoda è sempre dovuta, anche in caso di CIG o congedo parentale, come indicato nel Regolamento del Fondo e nelle circolari diffuse dalle fonti istitutive.
Ricordiamo che la contribuzione può ritenersi corretta e conclusa quando:
- Viene generata una distinta di contribuzione;
- Viene predisposto un bonifico di pari importo alla distinta;
- Vi è l’abbinamento tra distinta e bonifico entro le scadenze indicate dal Fondo.
In caso di anomalia contributiva, il Fondo invierà all’azienda mezzo email e PEC opportuna segnalazione sullo stato contributivo e sulla sospensione della copertura sanitaria.
L’azienda deve verificare e perfezionare la sua posizione: soltanto in questo modo Sanimoda potrà riattivare la copertura assicurativa secondo i tempi tecnici dettati anche dalla Compagnia UniSalute.
Lo staff del Fondo è a disposizione ai recapiti noti